Cimiteri monumentali

Cimitero Monumentale di Sant’Orsola a Palermo

Località: Palermo(PA) 

Ufficialmente denominato camposanto di Santo Spirito, è un cimitero monumentale di Palermo situato in piazza Sant'Orsola 2 (visitabile tutti i giorni 8.00 - 14.00).
È il secondo in città per estensione, ed è conosciuto anche come meta turistica. Al suo interno sono tante infatti le tombe, le lapidi di una Palermo nobile di fine '700 e '800. Il cimitero di Sant’Orsola fu il primo cimitero aperto (in Europa) a tutte le classi sociali.

Nel luogo dove oggi è ubicata la chiesa, tra il 1173 ed il 1178 venne costruito il monastero cistercense di S. Spirito dove avvenne, nel 1282, lo storico episodio dei cosiddetti “Vespri siciliani”: il 31 marzo, lunedì di Pasqua, nell’ora del vespro, un soldato francese recò offesa all’onore di una giovane siciliana accompagnata dal consorte, il quale, per difendere la moglie, riuscì a sottrargli la spada e a ucciderlo; tale gesto costituì la scintilla che dette inizio alla rivolta e, quindi alla scacciata dei francesi dalla Sicilia. Passato ai Padri Olivetani, costretti a lasciare il convento dello Spasimo nel 1573, fu rimaneggiato in epoca barocca e risultava abbandonato alla fine del ‘700 quando, per volere del vicerè Caracciolo, venne creato il cimitero di S. Orsola, così chiamato, poiché, era la Santa protettrice della Compagnia dell’Orazione della morte che si occupò della sua realizzazione.

Nel 1882 la chiesa fu sottoposta a pesanti lavori di restauro che, seppure con qualche fantasia, riportarono alla luce le strutture normanne. Infatti l’edificio rappresenta il risultato armonioso di una contaminazione fra gli stili arabo-normanno e gotico. Le pareti esterne sono decorate con eleganti fasce bicrome; l’interno è distribuito in tre navate da massicci pilastri, circolari nelle navate e rettangolari nel transetto; le tre absidi sono introdotte da colonnine inalveolate. Sopra l'altare maggiore è posto un Cristo dipinto su tavola di legno del XVI secolo.

La vasta struttura cimiteriale è visibile da più quartieri per via sia delle elevate altezze delle costruzioni sepolcrali, che delle luci votive che illuminano le lapidi

Tra i vari nomi che hanno segnato la storia e che hanno decretato il successo artistico del camposanto, spicca quello di Ernesto Basile: sue sono la tomba Raccuglia e la Cappella Guarnaschelli, realizzate nel 1899.

Altro nome, non di secondo piano e che segue stili differenti rispetto a Basile, è quello di Francesco Paolo Palazzotto che realizzò la Cappella Merlo, il cui tratto di distinzione è la cupola neomoresca. Da ammirare, sempre al Sant'Orsola, il monumento bronzeo dedicato ad Amalia Natoli-Alaimo che porta la firma di Antonio Ugo.

Nel camposanto si possono trovare anche numerose cappelle nate dalla collaborazione tra architetti e scultori come la Zito, progettata da Michele La Cavera e ornata da Gaetano Geraci.

Ma non c'è solo storia dell'arte e dell'architettura in questo cimitero: qui riposano il giudice Giovanni Falcone, il beato Pino Puglisi e il vicequestore aggiunto Ninni Cassarà. Tre personaggi cruciali della lotta alla mafia e accomunati dallo stesso crudele destino: essere stati uccisi dalla criminalità organizzata dall'Isola.

Tel. +39 091 422691

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